Comunismo

Monumento alle vittime del comunismo a Praga

Il paradigma coloniale nella storiografia dell’Olocausto e la difficoltà di comprendere insieme stalinismo e nazismo

Dei 5 milioni e 700mila Ebrei uccisi nell’Olocausto, circa 3 milioni erano cittadini polacchi e un altro milione circa cittadini sovietici. Dopo gli Ebrei polacchi e sovietici, i gruppi più numerosi tra le vittime furono gli Ebrei rumeni, ungheresi e cecoslovacchi. Per studiare l’Olocausto occorre conoscere le società, le culture, le lingue degli Ebrei che abitavano nell’Europa centro-orientale: yiddish, polacco, russo, in primo luogo.

Il patto Molotov-Ribbentrop e la Seconda guerra mondiale secondo Vladimir Putin

Vladimir Putin il 18 giugno 2020 sulla rivista americana «The National Interest» ha pubblicato un lungo articolo The Real Lessons of the 75th Anniversary of World War II per presentare la versione russa e personale delle vicende che portarono alla Seconda guerra mondiale. L’articolo, che pure pretende di essere basato solo su documenti d’archivio, appare a tratti più comizio e perorazione retorica che ricostruzione storicamente discutibile ma attendibile.

Non fare come in Russia! L’alternativa democratica e riformista di Filippo Turati al comunismo e al fascismo

Il Partito socialista italiano era nato nel 1892 (ma questo nome venne assunto solo nel 1895) quando si era separato dall’anarchismo che aveva caratterizzato le prime esperienze del movimento operaio in Italia. Alla direzione del partito si affermò Filippo Turati (1857-1932), con una strategia riformista e gradualista che chiamava il partito, anche attraverso la collaborazione con forze e governi borghesi, a battersi per un graduale miglioramento delle condizioni di vita del proletariato e per una progressiva democratizzazione delle istituzioni liberali, all’interno delle quali il movimento operaio avrebbe creato i propri istituti, dai quali, e senza violenza, sarebbe nata la società socialista.

Mito e realtà della Rivoluzione russa in tre articoli di Gramsci

La rivoluzione in Russia del febbraio 1917 prima e poi l’insurrezione bolscevica e l’instaurazione di un governo rivoluzionario nel successivo ottobre ebbero subito un forte impatto sull’immaginario dei popoli impoveriti e devastati dalla guerra, suscitando insieme grandi speranze e grandi paure. Tanto più che quella russa prometteva o minacciava di essere solo la prima di una serie di rivoluzioni in Europa.