di Vincenzo Medde

I Polacchi, quasi all’improvviso, in ogni caso impreparati, si ritrovarono liberi da occupanti stranieri, ma senza un governo e un esercito in grado di sostituire il governo e l’amministrazione dei poteri stranieri dissolti. Vi furono bensì dei tentativi di creare commissioni e governi provvisori, ma erano tutti privi di un riconoscimento diffuso e condiviso, per cui si cadde quasi in uno stato di anarchia. Ma agli inizi di novembre 1918 accadde un fatto che avrebbe impresso alla storia polacca una nuova direzione: il 10 novembre arrivò a Varsavia il maresciallo Józef Piłsudski, che il giorno precedente era stato liberato dal nuovo governo socialdemocratico che si era formato a Berlino.