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L’invasione e l’occupazione sovietica della Polonia orientale 1939-1941

di Vincenzo Medde

Indice

♦ 1. I Sovietici ritardano l’invasione della Polonia concordata con i Nazisti ♦ 2. Stalin spiega perché l’Urss si è alleata con i Nazisti e perché è bene distruggere la Polonia ♦ 3. La Polonia orientale al momento dell’invasione ♦ 4. 17 settembre 1939, l’Armata rossa invade la Polonia ♦ 5. Vittime e forme della repressione sovietica nella Polonia orientale 1939-1941: deportazione, reinsediamento, reclusione, coscrizione ♦ 6. La sovietizzazione della Polonia orientale ♦ 7. Perché il potere sovietico nella Polonia orientale doveva manifestarsi attraverso la distruzione della società civile, massacri e deportazioni su larga scala ♦ Bibliografia

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4. La Chiesa cattolica, il Vaticano e Pio XII nella Polonia occupata dai nazisti

di Vincenzo Medde

Indice

PARTE PRIMA. LA CHIESA CATTOLICA NELLA POLONIA OCCUPATA DAI TEDESCHI
♦ 1. Alle origini della politica anticattolica dei nazisti ♦ 2. L’attacco e la distruzione della Chiesa cattolica polacca ♦ 3. Da Dachau al castello di Hartheim ♦ 4. A Bojanowo un campo di concentramento per le suore polacche ♦ 5. La vita religiosa quotidiana nella Polonia senza preti ♦ 6. Forme di resistenza
PARTE SECONDA. IL VATICANO, PIO XII E LA POLONIA
♦ 7. Come evitare la guerra a spese della Polonia. Le proposte del Vaticano ♦ 8. “et Papa tacet”. Il Vaticano di fronte alla distruzione della Chiesa polacca ♦ 9. Gli storici e Pio XII ♦ Conclusioni ♦ Bibliografia

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3. Polonia 1939-1944. Occupazione tedesca, Resistenza polacca e Stato clandestino*

di Vincenzo Medde

Scout polacchi durante la rivolta di Varsavia

Hitler poté dare inizio alla più volte annunciata invasione della Polonia una volta che i patti Molotov-Ribbentrop e i protocolli annessi, firmati il 23-24 agosto e il 28 settembre gli garantirono la sicurezza che non ci sarebbero stati attacchi da est. Alle 20.00 del 31 agosto 1939, Alfred Naujocks, un ufficiale delle SS, alla testa di un gruppo che comprendeva una dozzina di criminali ai quali era stata promessa la libertà in cambio della loro collaborazione, guidò un attacco alla stazione radio tedesca di Gleiwitz nell’Alta Slesia.

Indice
1. L’invasione tedesca e il mancato intervento dei Francesi e degli Inglesi
2. L’occupazione e l’organizzazione dei territori polacchi
3. Germanizzazione e depolonizzazione
4. L’impatto distruttivo dell’occupazione tedesca
5. Stato clandestino e Resistenza
Note biografiche  Bibliografia

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Il pogrom di Leopoli*, 22-25 novembre 1918

di Vincenzo Medde

Claudio Magris, nell’introduzione al romanzo di Israel Joshua Singer I fratelli Ashkenazi, ha scritto: «Per Singer il romanzo sembra essere anzitutto un’opera di storia». A riprova della validità di tale osservazione e, comunque, per un significativo confronto, riproduco qui sotto prima la ricostruzione storica del pogrom di Leopoli del 22-25 novembre 1918 di Jeffrey Veidlinger, professore di Storia e Studi giudaici alla University of Michigan, e poi la narrazione che ne ha fatto Israel Joshua Singer nel romanzo I fratelli Ashkenazi.

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2. La Polonia e i patti nazi-sovietici del 1939

di Vincenzo Medde

Patto Molotov-Ribbentrop, fotomontaggio.

Nel 1939, a vent’anni dalla riconquista dell’indipendenza, né i Tedeschi né i Sovietici intendevano riconoscere e rispettare l’integrità territoriale e la sovranità della Polonia, mentre per Britannici e Francesi i diritti della Repubblica polacca risultavano prevalentemente subordinati ai rispettivi interessi strategici e geopolitici. Non c’è da meravigliarsi se i Polacchi sentivano di operare su un crinale ai lati del quale li attendeva la catastrofe: perdita dell’indipendenza, sterminio delle élites, immani distruzioni fisiche.

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1. Polonia 1918-1939. La rinascita della Polonia indipendente

di Vincenzo Medde

Il Maresciallo Józef Klemens Piłsudski, Seconda Repubblica Polacca

I Polacchi, quasi all’improvviso, in ogni caso impreparati, si ritrovarono liberi da occupanti stranieri, ma senza un governo e un esercito in grado di sostituire il governo e l’amministrazione dei poteri stranieri dissolti. Vi furono bensì dei tentativi di creare commissioni e governi provvisori, ma erano tutti privi di un riconoscimento diffuso e condiviso, per cui si cadde quasi in uno stato di anarchia. Ma agli inizi di novembre 1918 accadde un fatto che avrebbe impresso alla storia polacca una nuova direzione: il 10 novembre arrivò a Varsavia il maresciallo Józef Piłsudski, che il giorno precedente era stato liberato dal nuovo governo socialdemocratico che si era formato a Berlino.

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La lotta antimperialista contro l’insetto della patata. Una colossale battaglia di immagini propagandistiche

di Vincenzo Medde

Vignetta cecoslovacca

Il 17 giugno 1950 un gruppo di giornalisti tedesco-orientali e stranieri venne invitato a visitare il villaggio di Schönfels, (nella Repubblica Democratica Tedesca) una delle aree infestate dal vorace insetto della patata chiamato anche coleottero del Colorado. I giornalisti, alla fine della visita, stilarono la seguente nota di protesta: «La testimonianza unanime degli agricoltori che hanno a che fare con questo problema nei loro campi è che il gran numero di coleotteri del Colorado è apparso il giorno dopo che gli aerei americani hanno sorvolato la zona. Gli insetti del Colorado sono più piccoli delle bombe atomiche, ma sono anche un’arma dell’imperialismo statunitense contro la popolazione lavoratrice amante della pace. Noi giornalisti al servizio della pace condanniamo questo nuovo metodo criminale dei guerrafondai americani».

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Le formazioni autonome nella Resistenza italiana*

di Tommaso Piffer

La Resistenza autonoma rappresentò una componente estremamente significativa del fronte resistenziale dal punto di vista numerico, militare e politico. Formazioni come l’Osoppo, le Fiamme Verdi o il primo Gruppo Divisioni Alpine di Enrico Martini “Mauri” inquadrarono migliaia di uomini, che spesso portarono in dote l’indispensabile esperienza militare acquisita nel Regio Esercito. Fu grazie a uomini come Alfredo Pizzoni, Edgardo Sogno e Raffaele Cadorna che il CLN Alta Italia poté garantirsi la fiducia degli alleati e quindi il sostegno militare ed economico senza il quale, come ebbe a dire Ferruccio Parri, la Resistenza avrebbe dovuto praticamente “chiudere bottega”.

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  1. La guerra per la memoria in Polonia
  2. Dittatura e democrazia. Percorso e approdo dei comunisti in Cecoslovacchia e in Italia nel dopoguerra
  3. Viaggio nel comunismo dei Polacchi deportati in Unione Sovietica, 1939-1941
  4. Cecoslovacchia 1945-1950. Un caso di “auto-stalinizzazione”

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  • 2. La Polonia e i patti nazi-sovietici del 1939

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